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3* BCU a Niasca, Paraggi. Il racconto del nostro istruttore Angelo

Reduce dalla stimolante esperienza del corso 3* BCU, Angelo ci racconta le sue impressioni sul corso svolto nella baia di Paraggi il 30 e 31 maggio 2016.
In una meravigliosa cornice naturalistica Tatiana Cappucci ha aumentato le conoscenze dei nostri isturttori che hanno poi ottenuto la certificazione 3* BCU.

Di seguito, il racconto di Angelo, guida e istruttore kayak di Outdoor Portofino.

Invogliato dai racconti entusiastici di Luca sulla didattica BCU, mi sono iscritto al corso tenuto a Niasca (Baia di Paraggi) da Tatiana Cappucci.

Sono 30 anni che pratico il kayak , sono istruttore da oltre 25 anni e penso di avere una certa esperienza, ma Tatiana mi ha fatto scoprire nuovi orizzonti. La cosa che mi ha colpito in modo positivo più di ogni altra è la didattica che punta non tanto all’esatta esecuzione della manovra, ma al raggiungimento dell’obiettivo.

Lunedì, primo giorno di corso, il meteo è decisamente British: vento forte, cielo grigio e mare formato. Dopo una buona oretta di briefing ci imbarchiamo sui nostri kayak e alternando i vari tipi di pagaiata ci dirigiamo verso la più riparata baia di Portofino . Qui proviamo le varie tecniche di virata mediante il lavoro della pala in acqua e delle gambe e fianchi all’interno della canoa, cerchiamo il limite nell’inclinazione e facendo questo rischiamo qualche bagno. Al termine di ogni sessione di manovra, Tatiana chiede sempre le nostre sensazioni e il perchè delle stesse.

Essendo solo tre allievi l’apprendimento procede in modo spedito e divertente. Verso le ore 13 torniamo a Niasca per una breve pausa pranzo durante la quale ci confrontiamo ulteriormente sull’attività appena svolta. La temperatura, a dispetto del periodo, è quasi invernale e ci attende un pomeriggio molto bagnato, con tecniche di recupero e autorecupero. Nonostante il freddo e le meduse, questa parte si rivela particolarmente interessante e divertente, la nostra coach minaccia di bocciarci tutti perchè le nostre simulazioni di naufragio la fanno sbellicare dalle risate, ma ci riconosce comunque una certa competenza sia come kayakers che come comici!

Alle 18 usciamo dall’acqua stanchi e felici per l’impegnativa giornata … ora ci attende una meritata birra e cena alla Cambusa dall’amico Luciano.

Martedi, secondo giorno, e responso sulle nostre capacità. Anche oggi le condizioni meteomarine sono abbastanza impegnative, ma ciò da maggior senso a quello che impariamo. La mattina trascorre tra spostamenti laterali di vario genere, timoni di poppa e di prua, appoggi alti, bassi e continuati. Dopo la sospirata pausa pranzo sono previsti traini singoli, doppi e tripli, nelle varie condizioni di vento e mare. Al termine di questa esercitazione, che fisicamente ci impegna sensibilmente, prove di eskimo sia con le tecniche che prevedono l’aiuto da parte di un’altra canoa, sia il tradizionale con l’uso della pagaia. Superiamo tutti più o meno brillantemente la prova.

Usciamo dall’acqua verso le 18.30 stanchi, brevettati e felici! Anche Tatiana mi sembra soddisfatta di questi due giorni e dopo una graditissima doccia bollente ci diamo appuntamento a questo inverno per il training 4 stelle, consapevoli che se ci eserciteremo costantemente in questi mesi, arriveremo all’appuntamento pronti e motivati.

Auguro e suggerisco a tutti di poter partecipare al prossimo corso, perchè vi permetterà di accrescere la sicurezza e la consapevolezza delle capacità nell’andare per mare con quello splendido mezzo che è il kayak.
Buone pagaiate a tutti,
Angelo

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