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Parco di Portofino in Kayak o Sup (paddle board): i nostri 4 spot preferiti

Il mare del Parco di Portofino vissuto con i nostri occhi. In kayak o paddle board alla scoperta del mare incontaminato tra Niasca (Paraggi) e Camogli.  Spiagge, grotte e secret spot per una pagaiata come piace a noi tra falesie, rigogliosa fauna marina e scorci di storia!

Partenza da Niasca – Paraggi, sede di Outdoor Portofino

Perché in KayakStand Up Paddle Board?

Il kayak e il sup (Paddle Board) non sono solo due sport outdoor da praticare per tenersi in forma. Sono soprattutto due mezzi che utilizziamo per spostarci in mare ed esplorare continuamente l’ambiente che ci circonda. Tra i diversi mezzi nautici a disposizione questi, grazie alla loro agilità e alle dimensioni ridotte, sono quelli più adatti per osservare da vicino la costa tra scogli e anfratti nascosti.

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Oggi parliamo nel dettaglio di alcuni dei posti dell’Area Marina Protetta di Portofino, la maggior parte raggiungibili solo pagaiando. Luoghi particolari per bellezza e interesse naturalistico, lontani dai percorsi turistici più battuti.

Pagaie alla mano partiamo ora da Niasca (sede della nostra base nautica) per il nostro viaggio virtuale verso Camogli, alla scoperta della costa del Parco di Portofino.

NB: Questo itinerario è praticabile 12 mesi all’anno, leggi qui i nostri consigli per andare in mare anche d’inverno.

In sup al Faro

Spiaggia dell’ Olivetta (Portofino):

Attraversato il porto di Portofino la prima insenatura che troviamo è la piccola baia dell’Olivetta (di cui abbiamo già parlato nell’articolo “5 imperdibili spot dove fare snorkeling”). Questa spiaggia è raggiungibile anche a piedi tramite un sentiero che collega la chiesa di San Giorgio al Faro di Portofino. La punta omonima, raggiungibile solo via mare, è dominata dalla bella torre eretta in epoca medievale che, insieme al Castello Brown, forma l’antico sistema di fortificazione a difesa del borgo Ligure.

Questo breve tratto di costa è particolarmente ricco di piccoli scogli e secche affioranti che danno vita a originali giochi di luce e schiuma. Quando il mare è calmo possiamo permetterci di avvicinarci alle rocce e da qui osservare da vicino ogni dettaglio del conglomerato roccioso con la flora e la fauna che lo popolano.

 

Arrivando all Olivetta

Punta Giasso (chiamato anche Vitrale o Punta Vessinaro):

Passata Punta Faro entriamo nella zona B dell’Area Marina Protetta. In questa zona, anche detta “riserva parziale”, possono navigare solo le piccole imbarcazioni e a velocità molto ridotte.  Il solo fatto di viaggiare con kayak e sup, potendoci avvicinare alla costa, ci rende dei privilegiati!

Pagaiando lungo le scogliere selvaggia ci imbattiamo in un insieme di grossi massi che, disposti magistralmente da Madre Natura, formano un minuscolo porticciolo naturale. Punta Giasso (conosciuta anche come Vitrale) fino a poco tempo fa poteva essere raggiunta anche via terra con un ripido sentiero che ora però risulta essere impraticabile.

Questo luogo è ideale per sgranchirsi le gambe e farsi una nuotata indisturbati prima di riprendere a pagaiare. Occorre attenzione! Molte volte lo sbarco risulta difficile a causa dell’insieme di onde e rocce che danno vita a insidiosi giochi di corrente.

Vitrale / Punta Giasso / Punta Vessinaro

Cala Colombara (San Fruttuoso):

Oltrepassata la Cala degli Inglesi, ci ritroviamo nella piccola Cala Colombara. Questo sito è molto frequentato dagli appassionati di subacquea grazie alla presenza dell’omonima grotta sottomarina.

Addentrandosi nell’insenatura si rimane sorpresi dall’architettura della falesia che forma un alto tetto con un curioso foro attraverso il quale si può vedere il cielo.

Grotta dell’Eremita:

Continuando la nostra esplorazione del versante meridionale del promontorio attraversiamo in sequenza: l’affollata Baia di San Fruttuoso e la Cala dell’Oro (zona A e riserva protetta integrale, qui è vietato entrare senza permessi speciali! Leggi il resoconto delle nostre azioni di Clean Up in Cala oro qui).

Con qualche pagaiata in più, in prossimità di Punta Chiappa, arriviamo alla bella e poco frequentata Grotta dell’Eremita.

Punta Chiappa vista dall alto

Nella tradizione popolare si tramandano storie sull’identità dell’eremita a cui si deve il nome della grotta. Qui storia a leggenda si mescolano aumentando fascino e mistero di questo luogo.

Arrivati fin qui è d’obbligo sbarcare dal nostro kayak o sup ed esplorare la grotta a piedi. Questa infatti è l’unica grotta presente nell’ AMP di Portofino visitabile dalla superficie. Anche dal punto di vista della fauna marina questo luogo ha molto da offrire tra anemoni, alghe di diverso colore, pomodori di mare, patelle e diverse specie di pesci.

Per oggi siamo giunti al termine del nostro breve tour virtuale alle perle nascoste dell’Area Marina Protetta di Portofino. Non resta che prepare kayak, sup e pagaie ed iniziare quello vero! Ma attenzione, prima di partire ascolta i nostri consigli:

Consigli prima di mettersi in mare:

Per avventurarsi alla scoperta di queste zone è necessario possedere una ottima padronanza della tecnica del kayak o del Sup, e una buona conoscenza  del territorio.  Qui le condizioni meteo marine cambiano velocemente e le vie di fuga sono pressoché inesistenti. La zona B è esposta sia al Libeccio che allo Scirocco, mentre la zona tra Niasca e il Faro di Portofino è ridossata dal SW.

Se vuoi approfondire le tue conoscenze e navigare in sicurezza unisciti ai nostri corsi o alle nostre escursioni.

Se sei un PRO puoi affittare Kayak (sia sit on top che sea kayak) e Sup presso i nostri centri di Niasca e Santa Margherita (qui maggiori info).

Per maggiori info non esitare a contattarci e… lascia un commento indicandoci il tuo spot preferito!  

 

Autrice: Giulia, istruttrice di Kayak, Sup e Snorkeling // fisioterapista // in mare 12 mesi all’anno

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