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Cronaca di un’azione ambientale: AMP CleanUp

Sabato 7 ottobre, a pochi giorni dalla conclusione del One Ocean Forum, Outdoor Portofino e l’AMP di Portofino si sono organizzate per un’azione ambientale concreta tra il Golfo Paradiso ed il Golfo del Tigullio.

Una giornata mite e soleggiata ha accompagnato il Team OP, composto da Luca Tixi, Angelo Bertora, Giuseppe Debernardi, Anna Arnoldi, Laura Bordo e Daniele Bertora, che con i kayak si è dato appuntamento sabato mattina a Camogli. Il motivo? Pagaiare fino alla sede di Outdoor Portofino, nella splendida cornice di Niasca, raccogliendo tutta la plastica e i rifiuti sul loro percorso. Questa iniziativa non poteva che essere condotta con i kayak, totalmente eco-sostenibili e molto versatili, che hanno permesso di raggiungere tratti di costa altrimenti inaccessibili.

La squadra è partita in mattinata dal borgo di Camogli, rasentando le imponenti scogliere del Golfo Paradiso e addentrandosi nelle cale del Promontorio di Portofino, tra cui Cala dell’Oro e Cala degli Inglesi, alla ricerca di materiale disperso. I kayak sono stati fondamentali per la buona riuscita della raccolta, poiché i soli in grado di raggiungere le zone da ripulire e di muoversi agevolmente tra gli scogli. L’organizzazione del Team OP, attento e coordinato in ogni circostanza, ha consentito di effettuare i recuperi in modo veloce e capillare, grazie ad una precisa suddivisone dei ruoli e alle competenze specifiche dei singoli.  I rifiuti, una volta individuati, sono stati raccolti in apposite sacche e trasportati con i kayak fino al gommone dove Giorgio Mastrocola (staff AMP) e gli altri volontari, Andrea Cavalleroni, Stefania Picchio e Gregorio Ferrari, li hanno sistemati a bordo.

Le perlustrazioni sono avvenute in luoghi dove i rifiuti sono stati trasportati dalle onde del mare e quindi difficilmente raggiungibili con mezzi diversi dai kayak. Le materie plastiche sono state le più frequenti con 250 pezzi di polistirolo, 33 bottiglie di plastica, 20 palloncini oltre ad alcuni pezzi sparsi non identificabili. Tra i rifiuti “ingrombranti” è stata recuperata una cisterna in metallo di quasi un metro di diametro, una grata di 190cm x 60cm e lo scheletro di una boa con un peso in piombo di circa 50 kg, che ha richiesto molta energia e attenzione durante il trasbordo dal kayak al gommone. Una mezza dozzina di palloni (da calcio e beach volley) sono stati poi rinvenuti in vari anfratti lungo il tragitto, insieme ad alcuni gavitelli.

Di tutto il materiale raccolto solo una parte finirà in discarica. Mentre la plastica ed il vetro sono già pronti per essere riciclati, per alcuni oggetti sono già stati pensati ri-usi alternativi nel vero spirito eco-sostenibile: se alcune boe verranno usate come decorazione natalizia, la grata in metallo diventerà un raccoglitore per pinne da windsurf. L’azione di sabato rientra nelle Ocean Initiatives, ovvero pulizie ambientali di spiagge, fiumi e litorali che vengono organizzate dai volontari di Surfrider Foundation in tutto il mondo.

Ringraziamo di cuore tutti i volontari che hanno partecipato all’attività e l’Area Marina Protetta di Portofino, con cui abbiamo organizzato la raccolta e che con il suo appoggio ha permesso che tutto si svolgesse al meglio. Infine un ringraziamento ai nostri sponsor Slam, Exo Kayak e Cressi.

 

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